FLUOROPROFILASSI: QUANDO E PERCHE’
A seguito dell’interesse
mostrato sulla pagina FB riguardo la somministrazione del fluoro nei bambini (
fluoroprofilassi) ho deciso di approfondire l’argomento, o almeno tentare! Si,
perchè in realtà non ci sono molte notizie chiare, neanche sui siti di OMS ed
ISS. Su quest’ultimo appare però chiaro che la decisione di mettere in atto la
fluoroprofilassi su bambini in età infantile sia presa a livello regionale, e
può variare da regione a regione. Questa affermazione può sembrare bizzara a
primo impatto, in realtà sottolinea la diretta connessione tra necessità di
supplemento di Fluoro nei bambini e caratteristiche della regione di appartenenza, della sua
acqua per la precisione.
Il Fluoro, infatti, è
contenuto nell’acqua.
Curiosità.....
E’ il 1923 quando il dentista Mc Kay ebbe la conferma che la causa del
“brown teeth” osservata in Colorado era connessa strettamente all’acqua
ingerita. La conferma arriva da una cittadina dell’Idaho dove, dopo aver
collegato l’acquedotto ad una nuova sorgente, sui denti dei bambini
cominciavano ad apparire delle macchie scure. Mc Kay riuscì a convincere le
autorità locali a cambiare sorgente e si notò che, in pochi anni, i denti dei
bambini non si macchiavano più. Non era ancora chiara però la causa vera. La
risposta arriva solo nel 1931 quando a H. V. Churchill, capo chimico dell’Alcoa, arriva una sua ricerca svolta a Bauxite, una città
dell’Arkansas dove i “brown teeth” sono di casa. L’Alcoa dispone di uno
spettrofotometro e, analizzando l’acqua della città, scopre che è molto ricca
di fluoro, al contrario di quella che si trova nelle città vicine dove i denti
sono bianchi. Le ricerche successive danno a tutto questo quindi un nome: Fluoro. Il
National Institute of Health, intuisce che si può abbattere il rischio di carie
immettendo fluoro negli acquedotti, riesce a stimare a 1 ppm la concentrazione
utile e nel 1945 è il promotore del primo grande esperimento sulla fluoro
profilassi. La città prescelta è Grand Rapids, ancora nel Michigan, dove
nell’arco di 15 anni viene controllata l’incidenza di carie in 30.000 scolari.
Al termine si scoprirà che il calo è del 60% e nel 1962 il Public Health
Service degli Usa stabilisce tra 0,7 e 1,2 ppm la concentrazione ottimale di fluoro nell’acqua potabile. Oggi l’acqua fluorata raggiunge le case di
più di due terzi della popolazione Usa.
Alla luce di questa
storia, che è poi la storia stessa della Fluoroprofilassi, capiamo perchè lo
studio in Italia è a livello regionale. Il problema qui è che, nella realtà dei
fatti, il consiglio di somministrare Fluoro ai bambini in tenera età sembra
essere a giudizio ed opinione del
singolo pediatra o dottore di famiglia: a meno che non ci siano particolari
carenze non dovremmo avere prescrizioni diverse in zone di residenza identiche.
Questo invece purtroppo accade e manda in confusione milioni di genitori.
Dai dati trovati, e
confrontandone molti, il Ministero della Salute e la Società italiana di
Odontoiatria Infantile (S.I.O.P) non consigliano la fluoroprofilassi nei luoghi
dove l’acqua corrente contenga un quantitativo di Fluoro superiore allo 0.6/0.7
ppm, cioè 1mg/l.
Ma perchè, nello specifico, è tanto
importante il Fluoro per la protezione dei denti e perchè proprio nell’età
pediatrica?
Il Fluoro aiuta a
proteggere lo smalto dei denti e di conseguenza dagli attacchi batterici che
causano le carie. E’ importante quindi un apporto giusto nella fase di
dentatura da latte per consentire la basi a quella che sarà la dentatura
definitiva.
In merito la nostra amica
mamma dentista Lorena ci dice: “ Il Fluoro è un argomento molto dibattuto.
Quello che posso dire è che a Roma, per esempio, l’acqua ha una quantità di
Fluoro sufficiente e non è necessaria ulteriore somministrazione. Bisogna,
quindi, sapere la quantità presente nell’acqua e in alcuni alimenti prima di
assumerlo perchè troppo Fluoro crea danni! Il danno si chiama fluorosi ed è
un’alterazione dello smalto dei denti proprio come la carie.”
Tutto viene confermato
anche dall’ American Academy of Pediatrics che consiglia di informarsi sui
contenuti di Fluoro presenti nella propria acqua e, se si consuma acqua
minerale per la preparazione di latte in polvere o per le pappe, di controllare
i quantitativi sulle bottiglie; consiglia di consultare il proprio
pediatra per assicurarsi che il bambino riceva naturalmente un apporto
sufficiente di Fluoro e che non abbia bisogno di supplementi. Ricorda,
inoltre, l’importanza di questo elemento fino all’età della completa
dentizione.
Potete leggere i valori
per alcune acque minerali cliccando su:
Voglio aggiungere, visto
che la tabella è incompleta, che le acque minerali con contenuto di fluoro (tra 0,3 ed 0,7 mg/l)
sono :
Ferrarelle
Boario
Pracastello
Levico
San Pellegrino
Le acque minerali con concentrazioni di Fluoro (superiore a 0,7mg/l) sono:
Uliveto
San Paolo
Acqua di Lepe
Ferrarelle
Boario
Pracastello
Levico
San Pellegrino
Le acque minerali con concentrazioni di Fluoro (superiore a 0,7mg/l) sono:
Uliveto
San Paolo
Acqua di Lepe
Sarà interessante
controllare le acque di produzione locale dei Paesi in cui vivete :-)
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