mercoledì 26 febbraio 2014



 


FLUOROPROFILASSI: QUANDO E PERCHE’

A seguito dell’interesse mostrato sulla pagina FB riguardo la somministrazione del fluoro nei bambini ( fluoroprofilassi) ho deciso di approfondire l’argomento, o almeno tentare! Si, perchè in realtà non ci sono molte notizie chiare, neanche sui siti di OMS ed ISS. Su quest’ultimo appare però chiaro che la decisione di mettere in atto la fluoroprofilassi su bambini in età infantile sia presa a livello regionale, e può variare da regione a regione. Questa affermazione può sembrare bizzara a primo impatto, in realtà sottolinea la diretta connessione tra necessità di supplemento di Fluoro nei bambini e caratteristiche  della regione di appartenenza, della sua acqua per la precisione. 

Il Fluoro, infatti, è contenuto nell’acqua.

Curiosità.....

E’ il 1923 quando il dentista Mc Kay ebbe la conferma che la causa del “brown teeth” osservata in Colorado era connessa strettamente all’acqua ingerita. La conferma arriva da una cittadina dell’Idaho dove, dopo aver collegato l’acquedotto ad una nuova sorgente, sui denti dei bambini cominciavano ad apparire delle macchie scure. Mc Kay riuscì a convincere le autorità locali a cambiare sorgente e si notò che, in pochi anni, i denti dei bambini non si macchiavano più. Non era ancora chiara però la causa vera. La risposta arriva solo nel 1931 quando a H. V. Churchill, capo chimico dell’Alcoa, arriva una sua ricerca svolta a Bauxite, una città dell’Arkansas dove i “brown teeth” sono di casa. L’Alcoa dispone di uno spettrofotometro e, analizzando l’acqua della città, scopre che è molto ricca di fluoro, al contrario di quella che si trova nelle città vicine dove i denti sono bianchi. Le ricerche successive danno a tutto questo quindi un nome: Fluoro. Il National Institute of Health, intuisce che si può abbattere il rischio di carie immettendo fluoro negli acquedotti, riesce a stimare a 1 ppm la concentrazione utile e nel 1945 è il promotore del primo grande esperimento sulla fluoro profilassi. La città prescelta è Grand Rapids, ancora nel Michigan, dove nell’arco di 15 anni viene controllata l’incidenza di carie in 30.000 scolari. Al termine si scoprirà che il calo è del 60% e nel 1962 il Public Health Service degli Usa stabilisce tra 0,7 e 1,2 ppm la concentrazione ottimale di fluoro nell’acqua potabile. Oggi l’acqua fluorata raggiunge le case di più di due terzi della popolazione Usa.

Alla luce di questa storia, che è poi la storia stessa della Fluoroprofilassi, capiamo perchè lo studio in Italia è a livello regionale. Il problema qui è che, nella realtà dei fatti, il consiglio di somministrare Fluoro ai bambini in tenera età sembra essere  a giudizio ed opinione del singolo pediatra o dottore di famiglia: a meno che non ci siano particolari carenze non dovremmo avere prescrizioni diverse in zone di residenza identiche. Questo invece purtroppo accade e manda in confusione milioni di genitori. 

Dai dati trovati, e confrontandone molti, il Ministero della Salute e la Società italiana di Odontoiatria Infantile (S.I.O.P) non consigliano la fluoroprofilassi nei luoghi dove l’acqua corrente contenga un quantitativo di Fluoro superiore allo 0.6/0.7 ppm, cioè 1mg/l.

Ma perchè, nello specifico, è tanto importante il Fluoro per la protezione dei denti e perchè proprio nell’età pediatrica?

Il Fluoro aiuta a proteggere lo smalto dei denti e di conseguenza dagli attacchi batterici che causano le carie. E’ importante quindi un apporto giusto nella fase di dentatura da latte per consentire la basi a quella che sarà la dentatura definitiva. 

In merito la nostra amica mamma dentista Lorena ci dice: “ Il Fluoro è un argomento molto dibattuto. Quello che posso dire è che a Roma, per esempio, l’acqua ha una quantità di Fluoro sufficiente e non è necessaria ulteriore somministrazione. Bisogna, quindi, sapere la quantità presente nell’acqua e in alcuni alimenti prima di assumerlo perchè troppo Fluoro crea danni! Il danno si chiama fluorosi ed è un’alterazione dello smalto dei denti proprio come la carie.”

Tutto viene confermato anche dall’ American Academy of Pediatrics che consiglia di informarsi sui contenuti di Fluoro presenti nella propria acqua e, se si consuma acqua minerale per la preparazione di latte in polvere o per le pappe, di controllare i quantitativi sulle bottiglie; consiglia di consultare il proprio pediatra per assicurarsi che il bambino riceva naturalmente un apporto sufficiente di Fluoro e che non abbia bisogno di supplementi. Ricorda, inoltre, l’importanza di questo elemento fino all’età della completa dentizione.



Potete leggere i valori per alcune acque minerali cliccando su: 

Voglio aggiungere, visto che la tabella è incompleta, che le acque minerali con contenuto di fluoro (tra 0,3 ed 0,7 mg/l) sono :
Ferrarelle
Boario
Pracastello
Levico
San Pellegrino
Le acque minerali con concentrazioni di Fluoro (superiore a 0,7mg/l) sono:
Uliveto
San Paolo
Acqua di Lepe

Sarà interessante controllare le acque di produzione locale dei Paesi in cui vivete :-)

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