Perchè lo chiamano il linguaggio segreto dei bambini? Ora, a
parte il codificare le loro necessità tramite il tipo di pianto, movimento del
corpo etc...ma quando il bambino comincia a dire le sue prime parole e poi
tenta di formare delle frasi...ecco, quello è proprio un segreto, un mistero! Chi
prima chi dopo, passiamo tutti per questa fase e se è difficile capire cosa
sfarfuglia un piccolo monolingue...ve lo immaginate un bilingue?
Un giorno ti chiama mamma, il giorno dopo mamy (nel mio caso
specifico, per via dell’inglese) e fin qui non c’è problema, la parola è
chiarissima e sappiamo tutti quanto sia stata sudata! “ Ora vuoi vedere che
dirà prima papà” ... e chi se lo scorda la prima volta che ti chiama mamma! Te
lo segni sul calendario, lo scrivi su facebook alle 2 notte perchè lo sappiano
tutti, chiami nonni e zii ... una festa!
Poi inizia la maggiore consepevolezza del mondo intorno e
con questa fase anche la capacità di riconoscere più oggetti e persone ed
associarli ai nomi.
“nonno, nonna, pappa” etc...
Un giorno la lasci al nido per andare a lavoro “ ciao tesoro”
ed ottieni come risposta “ bye” ... le tue orecchie non son pronte, ti aspetti
la stessa parolina di ritorno o al massimo il silenzio...invece no, tua figlia
parla inglese. “ Signora tutto bene? Ha dimenticato qualcosa?” ti chiede la
maestra, “no, scusi, ma è la prima volta che mi dice bye”, “ ohhh “ e l’espressione
dell’insegnante ti fa capire che forse è meglio andare!
Una mattina la stai vestendo e le dici che fuori è una
bellissima giornata, c’è molto sole, e per questo le metterai un cappellino.
Senti che sussura qualcosa tipo “a” o “ad”...”cosa? che dici?” e lei ti guarda
negli occhi, si tocca la testa e chiaramente dice”Hat”...!
Per molti può sembrare normale, tua figlia inizia a parlare,
lo fanno tutti. Ma i genitori di bambini bilingue sanno cosa c’è dietro: tua
figlia parla una lingua diversa, che non è semplicemente il bambinesco come
molti lo chiamano, ma è una lingua straniera, la lingua del posto in cui vive e
che per te sarà sempre, anche dopo 10 o 20 anni all’estero, la seconda lingua.
Parlate lingue differenti. Tralasciando qui la ricchezza che può derivare da un
ambiente multilingue, nel quotidiano ti domandi sempre se quella frase o parola
sia stata detta in bambinesco italiano o in bambinesco inglese.
“ dodoooooooooooooo” ti chiede disperata “ mamma,
dodooooooooooooooooo” ... panico, cos’è questo dodo? Il coniglietto di peluche?
No. La macchinina? No. “ hai fame, amore, vuoi la pappa?” e le scandisci bene l’ultima
parola che conosce bene...”noooooooooooo, nooooooooo, dodooo!”. Tra lacrime ed
urla, le mostri mille cose che pensi possano consolarla fino a prendere
accidentalmente il suo ciuccio in mano per metterlo a posto e lei “ah, dodo!”...aspetta,
questo è il dodo? Si, era proprio lui! In bambinesco inglese, dodo vuol dire
dummy, il ciuccio.
“ tieni amore, mangia la mela”, “tata” ti risponde ... “che
tata, chi ti ha insegnato questa parola, non hai mai avuto un tata”...”tata”...”no,
io sono mamma, ripeti mam-ma !”...”mamma tata”...”mamma patata? Sono bella?”
etc...etc...etc...bhe, scopri poi che in linguaggio bambinesco inglese “tata”
vuol dire “thanks” ! la piccola mi stava ringraziando per averle dato la mela!
Ora se avesse sfarfugliato qualcosa simile a ciuccio o
grazie l’avrei capita prima.
Morale del racconto: i genitori dei bambinni
bilingue fanno più fatica!
“ daddy! Naxxxhxxxx!?!...pappa?” la prima parola è in inglese
e l’ultima in italiano...ma nel mezzo? Ve lo racconterò in futuro :-)
È vero, dev'essere strano per te che sei italiana. Ma, vedila così, il suo futuro sarà in discesa, per quanto riguarda gli studi, i viaggi, il lavoro.. Lei sarà più fortunata, più degli inglesi, perché in più, saprà anche l'italiano. Congratulazioni.
RispondiEliminasai che non avevo mai pensato e nessuno mi aveva mai raccontato episodi del genere? hai proprio ragione...dev'esserci un mondo dietro!! che tenerezza...lei ma anche tu!! :) come si è evoluta la faccenda? aggiornaci!! :)
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