Il freddo
ed i malanni di stagione, come proteggere i più piccoli?
Rimedi
tradizionali e rimedi naturali, medicina classica ed omeopatia...c’è da
diventare matti.
Io parto
dal presupposto che, se siamo ciò che mangiamo, si parte dalla tavola per
prevenire ogni male. Frutta e verdura a volontà quindi, ma
Quali alimenti
preferire ?
Gli
alimenti contenenti vitamina A quali
- spinaci
- cicoria
- zucca
- fagiolini
- ravanelli
- zucchine
- carote
- broccoletti
che aiutano l’organismo a difendersi dalla stagione
fredda.
Preferiamo quindi preparare le pappe di verdure in aggiunta sempre a
carne o pesce. Se non siamo noi a prenderci cura del bimbo durante il giorno,
faremmo bene ad assicurarci la dieta seguita nei nidi o da babysitter e nonni.
Quando i bimbi sono un
pochino più grandicelli, diciamo dall’anno in su, ed hanno sviluppato
preferenze per i cibi, a volte non è cosi facile fargli seguire una dieta sana.
Io non ho ancora questo problema con la pulce di un anno, ma su internet ho
trovato un articolo molto interessante che trattava l’argomento e che terrò a
mente al momento opportuno; in poche parole suggeriva di preparare insieme al
vostro bambino i piatti a base di verdure perchè coinvolgendoli si stimola in
loro la curiosità dell’assaggio; o anche, se si ha la possibilità, curare un
piccolo orto o qualche albero da frutto ed splorare insieme i progressi della
pianta e del seminato. Se impareranno fin da piccoli ad apprezzare frutta e
verdura sarà più facile poi fargli seguire una dieta sana, anche da grandi.
Dopo le verdure, un altro ostacolo nel periodo invernale
può essere l’idratazione...il freddo non ci fa bere, e se noi adulti a volte
sopperiamo con una tisana o del the caldo, piacevoli, per i più piccoli
è differente. Magari un bel bicchiere di latte in più o magari una bella
spremuta d’arancia! Quest’ultima in genere piace molto.
Io aggiungo a questi accorgimenti anche un supplemento
vitaminico, naturale ed organico, per cercare di rafforzare le difese immunitarie,
specialmente in vista dell’inizio del nido. Si, perchè in genere i bimbi si
ammalano più facilmente quando iniziano il nido, perchè a contatto con altri
bambini e condivisione dei piani di gioco. Inoltre, mentre in casa è più
semplice areare le stanze spostando il bimbo nelle altre, al nido è
logicamente più complicato e questo fa si che virus e batteri circolino
indisturbati durante tutto il giorno. Insomma, la percentuale di ammalarsi si
alza notevolmente. Per la stessa ragione si suggerisce di far uscire i bambini
anche se fa molto freddo, prendendo solo le giuste precauzioni nel vestirli,
stando attenti a coprire le parti in genere più scoperte, come viso e mani. A
questo proposito, si aiuta l’epidermide, nei piccolini non ancora del tutto formata
ed in grado di agire da barriera protettiva, applicando creme idratanti, magari
sotto consiglio del pediatra.
Si sta attenti alla loro alimentazione, al vestiario, alla
pelle...cos’altro dobbiamo fare?
Realizzare che, nonostante tutto, il malanno può
arrivare...e prepararsi all’evenienza.
Raffreddore, tosse, febbre...come possiamo intervenire?
Qui il dilemma di molti genitori: medicina tradizionale o
omeopatia?
La mia piccola esperienza fino a qui, con la pulce di un
anno, in Irlanda, non ha dato molto spazio all’omeopatia se non per piccole
cose come le goccine naturali di camomilla per alleviare il dolore delle
gengive, o quelle di finocchio per i mal di pancia. Per tutto il resto i
pediatri premono sulla necessità di intervenire in modo rapido, sicuro ed
efficiente onde evitare l’insorgere di gravi conseguenze: dalla tosse alla
bronchite ad esempio. Quindi ti prescrivono sciroppi e farmaci per bambini
“sicuri da usare”. Diciamo che al vedere i miglioramenti di una tosse o di un
raffreddore dopo un ciclo di sciroppo si emette un sospiro di sollievo ma li
per li il cuore è diviso. Si teme che il piccolo organismo di un bimbo di un
anno, od anche meno, può avere conseguenze negative, anche a lungo termine, se
soggetto a farmaci. Il mio punto di vista, da persona che qualcosa in materia
ha studiato, è che ci sono farmaci specifici per la tenera età e che si
differenziano tra loro in base anche al peso del piccolo, al fine proprio di
non arrecare alcun danno ma di aiutare, anzi, un sistema immunitario non ancora
maturo. È accortezza di noi genitori rispettare dosi e tempi. In generale poi,
e questo è valido anche per gli adulti, non è l’uso del farmaco a far male ma
il suo abuso. Le perplessità di noi tutti derivano principalmente da famosi casi
quali la tachipirina. Prima tanto amata, poi ritirata dal commercio in molti
paesi. Allora ci si immerge nell’omeopatico, confidando nella potenza della
natura; ma nessun dato scientifico finora ha dimostrato la sua efficacia come
sostituto del farmaco. Addirittura secondo L’OMS, Organizzazione Mondiale della
Sanità, “ l’omeopatia non è una cura e non apporta alcun beneficio”. Non è che
un effetto placebo.
Di fronte ad un forte raffreddore o ad una tosse, ad un
mal di gola e ad un’infiammazione delle vie respiratorie del vostro piccolo,
davvero si ha il coraggio di affidarsi all’omeopatia?
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