mercoledì 4 dicembre 2013







Il freddo ed i malanni di stagione, come proteggere i più piccoli?

Rimedi tradizionali e rimedi naturali, medicina classica ed omeopatia...c’è da diventare matti.

Io parto dal presupposto che, se siamo ciò che mangiamo, si parte dalla tavola per prevenire ogni male. Frutta e verdura a volontà quindi, ma

Quali alimenti preferire ?

Gli alimenti contenenti vitamina A quali
  • spinaci
  • cicoria
  • zucca
  • fagiolini
  • ravanelli
  • zucchine
  • carote
  • broccoletti
che aiutano l’organismo a difendersi dalla stagione fredda. 
Preferiamo quindi preparare le pappe di verdure in aggiunta sempre a carne o pesce. Se non siamo noi a prenderci cura del bimbo durante il giorno, faremmo bene ad assicurarci la dieta seguita nei nidi o da babysitter e nonni.
Quando i bimbi sono un  pochino più grandicelli, diciamo dall’anno in su, ed hanno sviluppato preferenze per i cibi, a volte non è cosi facile fargli seguire una dieta sana. Io non ho ancora questo problema con la pulce di un anno, ma su internet ho trovato un articolo molto interessante che trattava l’argomento e che terrò a mente al momento opportuno; in poche parole suggeriva di preparare insieme al vostro bambino i piatti a base di verdure perchè coinvolgendoli si stimola in loro la curiosità dell’assaggio; o anche, se si ha la possibilità, curare un piccolo orto o qualche albero da frutto ed splorare insieme i progressi della pianta e del seminato. Se impareranno fin da piccoli ad apprezzare frutta e verdura sarà più facile poi fargli seguire una dieta sana, anche da grandi.
Dopo le verdure, un altro ostacolo nel periodo invernale può essere l’idratazione...il freddo non ci fa bere, e se noi adulti a volte sopperiamo con una tisana o del the caldo, piacevoli, per i più piccoli è differente. Magari un bel bicchiere di latte in più o magari una bella spremuta d’arancia! Quest’ultima in genere piace molto.
Io aggiungo a questi accorgimenti anche un supplemento vitaminico, naturale ed organico, per cercare di rafforzare le difese immunitarie, specialmente in vista dell’inizio del nido. Si, perchè in genere i bimbi si ammalano più facilmente quando iniziano il nido, perchè a contatto con altri bambini e condivisione dei piani di gioco. Inoltre, mentre in casa è più semplice areare le stanze spostando il bimbo nelle altre, al nido è logicamente più complicato e questo fa si che virus e batteri circolino indisturbati durante tutto il giorno. Insomma, la percentuale di ammalarsi si alza notevolmente. Per la stessa ragione si suggerisce di far uscire i bambini anche se fa molto freddo, prendendo solo le giuste precauzioni nel vestirli, stando attenti a coprire le parti in genere più scoperte, come viso e mani. A questo proposito, si aiuta l’epidermide, nei piccolini non ancora del tutto formata ed in grado di agire da barriera protettiva, applicando creme idratanti, magari sotto consiglio del pediatra.

Si sta attenti alla loro alimentazione, al vestiario, alla pelle...cos’altro dobbiamo fare?

Realizzare che, nonostante tutto, il malanno può arrivare...e prepararsi all’evenienza.

Raffreddore, tosse, febbre...come possiamo intervenire?

Qui il dilemma di molti genitori: medicina tradizionale o omeopatia?

La mia piccola esperienza fino a qui, con la pulce di un anno, in Irlanda, non ha dato molto spazio all’omeopatia se non per piccole cose come le goccine naturali di camomilla per alleviare il dolore delle gengive, o quelle di finocchio per i mal di pancia. Per tutto il resto i pediatri premono sulla necessità di intervenire in modo rapido, sicuro ed efficiente onde evitare l’insorgere di gravi conseguenze: dalla tosse alla bronchite ad esempio. Quindi ti prescrivono sciroppi e farmaci per bambini “sicuri da usare”. Diciamo che al vedere i miglioramenti di una tosse o di un raffreddore dopo un ciclo di sciroppo si emette un sospiro di sollievo ma li per li il cuore è diviso. Si teme che il piccolo organismo di un bimbo di un anno, od anche meno, può avere conseguenze negative, anche a lungo termine, se soggetto a farmaci. Il mio punto di vista, da persona che qualcosa in materia ha studiato, è che ci sono farmaci specifici per la tenera età e che si differenziano tra loro in base anche al peso del piccolo, al fine proprio di non arrecare alcun danno ma di aiutare, anzi, un sistema immunitario non ancora maturo. È accortezza di noi genitori rispettare dosi e tempi. In generale poi, e questo è valido anche per gli adulti, non è l’uso del farmaco a far male ma il suo abuso. Le perplessità di noi tutti derivano principalmente da famosi casi quali la tachipirina. Prima tanto amata, poi ritirata dal commercio in molti paesi. Allora ci si immerge nell’omeopatico, confidando nella potenza della natura; ma nessun dato scientifico finora ha dimostrato la sua efficacia come sostituto del farmaco. Addirittura secondo L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, “ l’omeopatia non è una cura e non apporta alcun beneficio”. Non è che un effetto placebo.
Di fronte ad un forte raffreddore o ad una tosse, ad un mal di gola e ad un’infiammazione delle vie respiratorie del vostro piccolo, davvero si ha il coraggio di affidarsi all’omeopatia?

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